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Regione Lombardia: indicazioni per attività nel settore della Ristorazione

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La Regione Lombardia ha rilasciato una serie di schede tecniche nelle quali vengono date delle indicazioni per la riapertura in sicurezza di alcuni settori

In particolare, in ogni scheda sono integrate le diverse misure di prevenzione e contenimento riconosciute a livello scientifico per contrastare la diffusione del contagio, tra le quali: norme comportamentali, distanziamento sociale e contact tracing.
Le indicazioni in esse contenute si pongono inoltre in continuità con le indicazioni di livello nazionale, in particolare con il protocollo condiviso tra le parti sociali approvato dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 26 aprile 2020, nonché con i criteri guida generali di cui ai documenti tecnici prodotti da INAIL e Istituto Superiore di Sanità con il principale obiettivo di ridurre il rischio di contagio per i singoli e per la collettività in tutti i settori produttivi ed economici. In tale contesto, il sistema aziendale della prevenzione consolidatosi nel tempo secondo l’architettura prevista dal decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 costituisce la cornice naturale per supportare la gestione integrata del rischio connesso all’attuale pandemia. In ogni caso, solo la partecipazione consapevole e attiva di ogni singolo utente e lavoratore, con pieno senso di responsabilità, potrà risultare determinante, non solo per lo specifico contesto aziendale, ma anche per la collettività.

Questo quanto citato dal testo nella sua apertura. 

Abbiamo quindi una serie di indicazioni che, seppur non ancora ufficializzate tramite un ordinanza, possono fornire un valido aiuto alle imprese nell’esercizio della propria attività nel modo più sicuro possibile.

Oggi vogliamo proporvi la sezione relativa alle attività operanti nel settore della Ristorazione. In caso di dubbi o curiosità lasciate un commento qui sotto oppure non esitate a contattarci

RISTORAZIONE

Le presenti indicazioni si applicano per ogni tipo di esercizio di somministrazione di pasti e bevande, quali ristoranti, trattorie, pizzerie, self-service, mense, bar, pub, circoli con somministrazione e ristorazione, pasticcerie, gelaterie, rosticcerie (anche se collocati nell’ambito delle attività ricettive, all’interno di stabilimenti balneari e nei centri commerciali o connessi alle aziende agricole), nonché per l’attività di catering (in tal caso, se la somministrazione di alimenti avviene all’interno di una organizzazione aziendale terza, sarà necessario inoltre rispettare le misure di prevenzione disposte da tale organizzazione).

● Predisporre una adeguata informazione sulle misure di prevenzione, comprensibile anche per i clienti di altra nazionalità. 

● È necessario rendere disponibili prodotti igienizzanti per i clienti e per il personale anche in più punti del locale, in  particolare all’entrata e in prossimità dei servizi igienici, che dovranno essere puliti più volte al giorno. 

● Negli esercizi che dispongono di posti a sedere privilegiare l’accesso tramite prenotazione, mantenere l’elenco dei  soggetti che hanno prenotato, per un periodo di 14 giorni. In tali attività non possono essere presenti all’interno del  locale più clienti di quanti siano i posti a sedere. 

● Negli esercizi che non dispongono di posti a sedere, consentire l’ingresso ad un numero limitato di clienti per volta, in base alle caratteristiche dei singoli locali, in modo da assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di separazione tra i clienti. 

● Laddove possibile, privilegiare l’utilizzo degli spazi esterni (giardini, terrazze, plateatici), sempre nel rispetto del  distanziamento di almeno 1 metro. 

● I tavoli devono essere disposti in modo che le sedute garantiscano il distanziamento interpersonale di almeno  1 metro di separazione tra i clienti, salvo il caso di accompagnamento di minori di anni sei o persone non autosufficienti; detto ultimo aspetto afferisce alla responsabilità individuale. Tale distanza può essere ridotta solo   ricorrendo a barriere fisiche tra i diversi tavoli adeguate a prevenire il contagio tramite droplet. 

● La consumazione al banco è consentita solo se può essere assicurata la distanza interpersonale di almeno 1 metro clienti, salvo il caso di accompagnamento di minori di anni sei o persone non autosufficienti; detto ultimo aspetto afferisce alla responsabilità individuale. 

● La consumazione a buffet non è consentita. 

● Il personale di servizio a contatto con i clienti deve utilizzare la mascherina e deve procedere ad una frequente igiene delle mani con soluzioni idro-alcoliche, prima di ogni servizio al tavolo. 

● Favorire il ricambio d’aria negli ambienti interni ed escludere totalmente, per gli impianti di condizionamento, la funzione di ricircolo dell’aria. 

● La postazione dedicata alla cassa può essere dotata di barriere fisiche (es. schermi); il personale deve indossare la mascherina e avere a disposizione gel igienizzante per le mani. In ogni caso, favorire modalità di pagamento elettroniche, possibilmente al tavolo. 

● I clienti dovranno indossare la mascherina tutte le volte che non si è seduti al tavolo. 

● Al termine di ogni servizio al tavolo andranno previste tutte le consuete misure di disinfezione delle superfici, evitando il più possibile utensili e contenitori riutilizzabili se non igienizzati (saliere, oliere, ecc). Per i menù favorire la consultazione online sul proprio cellulare, o predisporre menù in stampa plastificata, e quindi disinfettabile dopo l’uso, oppure cartacei a perdere.

Nei prossimi articoli andremo a riportare le indicazioni per molti altri settori previsti dal testo. Per rimanere sempre aggiornato sulle ultime novità continua a seguirci.

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